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domenica 20 gennaio 2013

The Master (2012) by Paul Thomas Anderson


The Master (2012)
di Paul Thomas Anderson

Joaquin Phoenix (Freddie Quell)
Philipp Seymour Hoffman (Lancaster Dodd)
Amy Adams (Peggy Dodd)
Laura Dern (Helen Sullivan)
Kevin J. O'Connor (Bill William)
Rami Malek (Clark)
Ambyr Childers (Elizabeth Dodd)
Jesse Plemons (Val Dodd)


Se Stanley Kubrick era un illuminista e provava autentico terrore verso gli istinti umani, Paul Thomas Anderson invece ne è attratto. E come in Magnolia raccontava in modo impietoso ma sincero le debolezze dell'ufficiale Jim Kurring (un indimenticabile John C. Reilly affamato d'amore verso il prossimo) e di Frank T.J. Mackney (il Tom Cruise più esteta e cialtrone mai visto sullo schermo), in The Master non si poteva che cimentare con l'esempio più lampante delle contraddizioni spirituali degli Stati Uniti d'America.

Infatti il vagabondo veterano della Seconda Guerra Mondiale Freddie Quell, che si porta sulle spalle aggressioni gratuite e qualche caso di omicidio preterintenzionale per avvelenamento, segue il suo istinto e si imbarca negli anni '50 su una nave dove una piccola comunità applica le bizzarre teorie filosofiche e pseudoreligiose di Lancaster Dodd. Che altri non è che un alter ego cinematografico di Ron Hubbard, il fondatore di Scientology.

Così, nella sua esplorazione dell'animo umano e del suo forse imprescindibile desiderio di far parte di una setta o di un credo (anche se impregnato di assurde teorie che vedrebbero guarigioni da malattie tramite esercizi mentali) Anderson ci parla ancora una volta della storia di una nazione, degli effetti più collaterali del libero mercato e di una società che dal XIX secolo ha perso tutti quei valori che non siano successo e potere.

Lo fa con un film difficile, teatrale, molto controllato dal regista che non cade nel sensazionalismo pur navigando ai confini dell'astratto e del pensiero umano, sublimamente sovrastato da due interpreti in stato di grazia (Joaquin Phoenix e Philip Seymour Hoffman)... per riflettere su un fenomeno (ahimè) ancora chiave della contemporaneità.


VP