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lunedì 11 novembre 2013

Machete Kills (2013) by Robert Rodriguez


Machete Kills (2013)
di Robert Rodriguez

Danny Trejo (Machete)
Mel Gibson (Voz)
Demian Bichir (Mendez)
Amber Heard (Miss San Antonio)
Michelle Rodriguez (Luz)
Sofía Vergara (Desdemona)
Charlie Sheen as Carlos Estevez (Mr. President)
Cuba Gooding Jr. (Le Camaleón 2)


Torna il messicano pop e violento che Grindhouse lanciò tra i suoi finti trailer e che Rodriguez aveva ben plasmato coi muscoli e il grugno di Danny Trejo, una vita a Hollywood da caratterista ispanico che con Machete trova l'elisir di una carriera vissuta perennemente in secondo piano. Stavolta il baffuto macho si trova invischiato tra cartelli di droga al confine tra USA e Messico e un missile puntato sulla Casa Bianca da parte di un rivoluzionario messicano schizofrenico. È un promiscuo presidente degli Stati Uniti, che ha la faccia di Charlie Sheen e il nome tremendamente serie B di Carlos Estevez nei credits, ad assoldarlo e metterlo nelle mani, e tra le gambe, di una Miss bionda, ambiziosa e crudele.

Così, dopo il convincente esordio del 2010, Machete si trova dalla parte del nemico o forse no, perché non tutto è come sembra e c'è un grande uomo delle armi, che ha il volto cortesemente folle di Mel Gibson (e la passione per Star Wars), che non solo è l'unico a conoscere il modo per disattivare il missile ma coltiva piani apocalittici per andare sullo spazio e poi tornare sulla Terra una volta distrutta per fondare così una nuova civiltà. In mezzo ci sono un killer camaleonte, che impersona Cuba Gooding Jr., Lady Gaga e Antonio Banderas, che se la vedrà con un beffardo destino, le ragazze di un sanguinolento bordello messicano e un gruppo di resistenti che aiuterà il nostro eroe a sconfiggere cloni in una sarabanda di esplosioni e corpi tritati da pale di elicotteri e quant'altro.

Il meccanismo è già visto e risaputo, dalla schermata di presentazione del film, e del trailer del terzo Machete Kills Again In Space, coming soon, identica a tutta la serie pseudo anni '70 Grindhouse, fino al ritmo irregolare da action di serie B con una sceneggiatura scritta male e i riflettori puntati sul fascino bidimensionale dei personaggi e sulla verve degli attori che si divertono a interpretare le proprie caricature.

Tutto è puntato all'eccesso dell'eccesso e alla lunga stanca col suo dispiego di armi simil James Bond in salsa chilly, il feticismo ostentato e la narrazione impastata di divertito assurdo. Rispetto al primo Machete e soprattutto allo splendido Planet Terror Rodriguez perde il senso della storia e davvero si accosta qualitativamente ai filmacci, statisticamente mediocri, di quell'era del cinema in cui tutto ciò che non fosse standard era exploitation. Alla fine la cosa più spassosa del film è il trailer del nuovo capitolo sullo spazio e i fronzoli narrativi con cui Rodriguez si apre ad esso.


VP