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venerdì 17 gennaio 2014

Lo Hobbit - La Desolazione Di Smaug (2013) by Peter Jackson


The Hobbit - The Desolation Of Smaug (2012)
di Peter Jackson

Martin Freeman (Bilbo Baggins)
Ian McKellen (Gandalf)
Richard Armitage (Thorin)
Ken Scott (Balin)
Graham McTavish (Dwalin)
William Kircher (Bifur)
Orlando Bloom (Legolas)
Evangeline Lilly (Tauriel)


Eravamo rimasti a Bilbo e i nani che superavano le trappole di orchi e Gollum con il furto dell'Anello. La compagnia avanza verso la montagna in cui il drago Smaug si trastulla tra gli ori del tesoro, se la vede ancora con gli orchi, con dei ragnoni di una foresta oscura e ingannatrice, per poi essere catturata dagli elfi del Reame Boscoso e, una volta fuggiti all'interno di botti di vino (la parte più romantica del romanzo di Tolkien), finiscono nelle maglie della corruzione di Esgaroth, città-stato di case di legno che danno sul mare e con campanili mitteleuropei. Ma il vero protagonista è il drago, Smaug, con la sua splendida rappresentazione, che regala lampi di magia come quando, cacciato dalla sua tana, si libra nell'aria scrollandosi tutto l'oro colato che l'avvolge. È il personaggio più simpatico della trilogia, quello più intelligente, il più curioso, quello che ci riserverà maggiori sorprese nel capitolo finale di un'opera sbagliata in partenza.

Opera che persevera inevitabilmente coi suoi 48 frame al secondo e una serie di lungaggini anche irritanti per i fan di Tolkien, come il personaggio, inventato di sana pianta, di Tauriel (interpretata dall'attrice di Lost, Evangeline Lilly) che rimpiazza la Arwen di Liv Tyler per una inutile sottotrama amorosa. Lo spettacolo c'è ed è amplificato da un fracasso 3D che non permette allo spettatore di godersi le atmosfere, gli scenari, coccolarlo in una lentezza epica che è la vera cosa che manca. E poi è una questione matematica: meno di 400 pagine non possono essere suddivise in tre film da altrettante ore ciascuno in barba alla trilogia precedente (ovvero il sequel) che invece giustificava i mezzi.

Un eterno controsenso.


VP