Per chi ama la letteratura, scrivere racconti, essere cittadini del mondo e riflettere sulla Settima Arte

martedì 21 gennaio 2014

ELEGÌA DELL'AMORE (21/01/2014)

Se siete miei amici su Facebook sicuramente avrete notato di essere passato in meno di 24 ore da un fidanzamento ufficiale con una ragazza straordinaria a non avere la stessa neanche tra le mie conoscenze.

Quello che forse non sapete è che oltre al cambio di status mi sono arrivati una serie di messaggi nella lingua di Eliot, ma molto meno aristocratici, che definiscono la mia idea di "Amore" ridicola.


Allora, visto che il libero mondo mi permette di farlo, il mio nuovo post sarà incentrato sull'Amore.

Le foto che posterò riguarderanno vari momenti d'Amore che io ho passato con varie ragazze in diversi momenti della mia vita (escludendo le esperienze degli ultimi anni) che in comune hanno tutte una fastidiosa particolarità: le pressioni sociali alla base della fine di un rapporto. Non farò nomi o altro.

Ricordo a chi sta 6 ore indietro di cliccare in alto su "translate Italian" oppure per la vostra comodità vi posto direttamente il link di Google Translate.

Buona lettura ovunque vi troviate.


Esiste l'Amore Materno ed esiste il Romanticismo.

Peculiarità delle mamme è pensare che il proprio affetto per la prole sia la forma d'Amore più autentica; così non fosse non si spiegherebbe il motivo per cui mia madre non m'abbia ancora sbattuto fuori di casa, ma questo è un altro discorso. Da sempre la necessità di procreare dell'Uomo ha reso il valore della maternità e dell'apparato familiare un punto cardine della conservazione delle tradizioni e delle idee che vi ispirano. Idee che di società in società, di periodo storico in periodo storico, hanno dato vita al concetto di normalità per stabilire cosa per la gran parte di una popolazione fosse giusto o sbagliato. La conservazione della specie, che concetti come "famiglia" e "protezione dei figli" esaltano, sono tutti elementi che dall'alba dei tempi influenzano la vita sociale e politica (fino alle campagne elettorali della Democrazia Cristiana con i bei faccioni di Follini e Casini in primo piano, politici italiani, voi potete anche pensare a Bush o all'attore di Terminator), facendo leva sulla coscienza popolare protettrice di una vita sana nel rapporto coi vincoli sociali. Nell'Antica Grecia il Dio a proteggere la chiarezza, il conformismo, era Apollo, il Dio del Sole, e in filosofia da allora abbiamo la nozione di apollineo.

Uno dei più grandi Romantici della Storia (e con il termine "Romantico", mi raccomando, intendo questo con la maiuscola), uno che le sue compagne le amava in tutti i sensi e nei modi più sfrenati, è stato Il Marchese De Sade, poeta e scrittore di uno dei romanzi più torbidi e passionali, bollato come depravato per le sue libertà sessuali e morto in prigione. Vittima di un aggettivo "sadico" che da allora in tutte le lingue europee è sinonimo di follia malata, ben pensando si potrebbe discutere su quanto De Sade fosse realmente pazzo, come l'Imperatore Caligola tanti secoli prima, o su quanto la società francese del XVIII secolo fosse apollineamente stupida e bigotta. Il motore della "depravazione" di De Sade o della libertà di pensiero degli anarchici, ovvero dei liberi di espressione in barba ai vincoli sociali, è Dioniso, il Dio dell'estasi, dell'emozione forte; il Dio che combatte la formalità, il conformismo, i valori della conservazione.

Non esiste Romantico che non abbia Dioniso a fargli da guida. Il dionisiaco è una cosa che ha a che fare con la rottura delle regole, delle convenzioni, con la liberazione delle pulsioni. È un movimento rivoluzionario e non a caso Romantica era la Francia della Rivoluzione Francese, di Robespierre, della ghigliottina. Romantica era la Russia raccontata da Tolstoj che cacciava a suon di cannonate lo Zar, Romantico è tutto ciò che sconvolge le regole e frana come una cascata d'energia vitale sugli ordini costituiti.

Romantico è l'Amore.

Quello che forse per le mamme è ridicolo, completamente inferiore al rispetto degli obblighi sociali che favoriscono la crescita di un figlio e, forse, lo sviluppo dell'umanità tutta. D'altronde uno degli istinti femminili non è quello di invaghirsi già in tenera età dell'uomo più ricercato, dell'uomo più vincente, dell'uomo più riconosciuto socialmente per la ricerca involontaria di un buon padre per un futuro figlio?

Voi potete anche pensare che l'Amore di cui parlo sia ridicolo, ma sappiate che è lo stesso amore che ha costretto Romeo e Giulietta a ribellarsi alle proprie dinastie e lo stesso che Anna Karenina provava verso l'ufficiale Arkad'ič che la portò alla vergogna nella Russia Ortodossa del XIX secolo, mica nella New York del 2014 tra un KFC e un Taco Bell.

A ben pensare, allora, c'è da dire se l'Amore di cui parlo è ridicolo, ridicola e meno importante dei vostri figli e delle vostre tradizioni è l'intera storia della Letteratura da Omero a oggi, perché i poeti e i narratori più grandi proprio di questo hanno parlato. Anche quelli che scrivevano nella lingua che parlate, quella che vi ha reso grandi e vi ha dato un prestigio storico che non avete mai avuto.

Certo che, come gli intellettuali del tempo inventarono il "sadismo", Shakespeare nel suo ambientare storie a Verona o a Copenhagen quantomeno poteva arricchire la sua lingua con la differenziazione di "ti voglio bene" e "ti amo". In ballo ci sono dei misunderstanding capaci di rovinare Storie d'Amore intere, anche quelle a cui non credete.

Per esempio in un paese a caso, gli Stati Uniti d'America, forse non si sa che un "fidanzamento ufficiale" nell'Europa contemporanea non sia necessariamente una proposta di matrimonio, proposta che forse sarebbe venuta lo stesso ma senza la scesa in campo di elementi esterni. Una fiancé non è una fidanzata, perché una fidanzata è una ragazza che si ama, con cui si passano momenti Romantici, alla quale dare un anello per la bellezza di un gesto e di una situazione.

Erano due mesi fa, dopo aver scoperto di stare male e grato di aver avuto una ragazza splendida che mi ha fatto sentire protetto e coccolato, in cui io m'inchinai davanti a lei e le offrii un pacchetto con dentro una stupida borsettina, che nascondeva l'oggetto prezioso che rappresentava il mio Amore per lei. In quel gesto non entravano genitori, né miei né suoi, non entravano amici, non entravano cugine che non si capisce se siano più amiche o parenti. Era semplicemente un qualcosa che ci accomunava, qualcosa che era il simbolo del nostro istinto di protezione che si ampliava mano a mano che stavamo insieme.

Io e la mia ex abbiamo fatto un errore imperdonabile, uno che forse giustifica la nostra separazione: ci siamo stati fatti guidare ancora una volta da Dioniso, dall'entusiasmo che ci guidava in un mare di felicità irrazionale, abbiamo messo in mezzo le famiglie (la mia per far sentire la mia ex al sicuro e con qualcuno su cui contare, la sua che con il Dio Apollo ci aspettò al varco per le festività, a sancire la mia inadeguatezza in quei contesti, l'inadeguatezza dell'Amore Romantico).

Una storia d'amore è finita, una storia con una ragazza che mai dimenticherò, un Amore nato come una fiaba, davanti al Pincio di notte, col mio ombrello bianco aperto e le gocce che rintoccavano e l'intera città davanti che sembrava suonare la nostra canzone come una Diva omerica. Una storia finita senza neanche un vero litigio, senza neanche l'occasione per rivedersi.

Personalmente penso che in un modo o nell'altro sarebbe successo lo stesso: quando a New York vidi la mia ex giocare con i bambini capii che il suo futuro sarebbe stato quello di ridicolizzare l'Amore che avrei sempre provato per lei, sacrificare tutto sull'altare della vita con la sua famiglia. Certo che, pensandoci bene, la mia ex deve aver sbagliato proprio paese dove andare a vivere: in Italia ogni cosa non funziona, ogni cosa è bella, ogni panorama, ogni monumento, perché il soffio di Dioniso è dappertutto. E soprattutto gli italoamericani, quelli che dell'Italia conservano i cognomi dopo essersi plasmati nella logica mercantile anglosassone, dovrebbero sapere che gli italiani sono gli italiani, un popolo di Romantici, finti perbenisti, grandi pagani. La mentalità del branco e delle confraternite è ancora distante dalla cultura che ereditiamo dai latini e che ci fa preferire per sempre un bacio sul Ponte di Brooklyn (o sul Pincio, o su qualsiasi altro panorama a caso) alle discussioni in famiglia.

Fatto sta che il pensiero che più mi addolcisce è che un giorno che la mia ex sarà tornata in America (con tanti auguri vivissimi da parte mia), dopo aver giocato con un bimbo o aiutato sua figlia a pettinare una Barbie, una porta dei suoi ricordi si spalancherà sul suo momento di libertà a Roma. E rivedrà il Pincio di notte, il mio ombrello bianco che ci protegge dalla pioggia, e sentirà quell'abbraccio che ci unì in una pace d'Amore.

Forse per voi è ridicolo, ma questo ne è il Suo senso.


VP